Il tatuaggio: tra cultura e tendenza
- Valentina Calaresu
- 23 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Parlare di un argomento vasto come quello che riguarda il mondo dei tatuaggi non è semplice, perciò il modo migliore per farlo è procedere per ordine!
La parola tatuaggio, deriva da Tattoo, forma anglofona dell’onomatopea tatau, usata dai samoani.
Eseguire un tatuaggio significa imprimere permanentemente sulla pelle un disegno tramite l’utilizzo di aghi e inchiostri. Questa pratica affonda le sue radici nelle culture più antiche di tutto il mondo.
I motivi per cui vengono eseguiti possono essere i più vari: da quello religioso a quello terapeutico, da una semplice funzione ornamentale all'esigenza di indicare la propria appartenenza ad una determinata classe sociale o ad una specifica categoria di persone, fino a rappresentare un rito di passaggio in un momento specifico della vita (vedi i tatuaggi tribali nelle popolazioni africane o oceaniche).
In passato il tatuaggio rappresentava per lo più una sorta di segno di riconoscimento per chi lo portava: basti pensare, ad esempio, ai soldati nell'antica Roma o ai famosissimi tatuaggi giapponesi che venivano utilizzati originariamente per marchiare i criminali. Quest’ultima pratica si diffonderà anche in altre parti del mondo, soprattutto all'interno delle carceri in cui si svilupperà una vera e propria cultura del tatuaggio criminale. Ricordiamo tutti il famoso romanzo “Educazione siberiana” ambientato in Russia! Questo retaggio culturale spiega anche il motivo per cui spesso i tatuaggi non sono visti di buon occhio, tanto che in certi periodi storici, in alcune zone del mondo, il tatuaggio fu addirittura vietato.
In alcune culture e religioni (come quella ebraica) il tatuaggio permanente è tuttora vietato, mentre in altre (come quella islamica) sono consentiti i tatuaggi all’henna: decorazioni temporanee con i quali molte donne adornano mani e piedi (soprattutto in occasioni speciali, come i matrimoni).
Nella cultura occidentale, soprattutto quella attuale, il tatuaggio è diventato una pratica così diffusa da aver acquisito molta visibilità ed importanza a livello socio-culturale da essere sulla bocca e sulla pelle di tutti!
Le trasmissioni televisive dedicate e i personaggi dello spettacolo e dello sport sempre più tatuati hanno sicuramente influito alla loro riscoperta, facendo diventare i tattoos molto di tendenza. Proprio questa moda ha dato vita ad una serie infinita di stili diversi, da quelli classici a quelli ultramoderni. Insomma, ce n’è per tutti i gusti senza distinzioni di età!
Anche qui i motivi che spingono a farsi fare un tatuaggio sono i più disparati! Rendere indelebile un ricordo, effettuare delle piccole correzioni estetiche (trucco semipermanente) o, in alcuni casi, utilizzati per finalità mediche (dermopigmentazione), o semplicemente per averne uno…
Bisogna però ricordarsi sempre che il tatuaggio è prima di tutto un’arte, e in quanto tale è importantissimo rivolgersi a degli artisti che svolgano il proprio lavoro in modo professionale.
Seguendo qualche accorgimento e facendo scelte oculate, il risultato sarà garantito! Avrete per sempre sulla pelle un indelebile ricordo, ma soprattutto un’opera d’arte assolutamente unica!
Se avete trovato interessante questo articolo fatemi sapere cosa vi ha colpito di più nei commenti ;)
A breve pubblicherò di tutto e di più sulle ultime tendenze e curiosità in fatto di tatuaggi, stay tuned!!
Valentina Calaresu Tattoo Artists
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